Catania Inn B&B Rooms
Vieni da noi. Troverai un amichevole, struttura famigliare. Con storie ...
….. Cittadini, Cittadini, Cittadini. Viva Sant’Agata.
Questo è il saluto dei devoti alla santa. Ascoltarlo è un’emozione travolgente, i devoti irrompono nell’urlo che riverbera tra i presenti, invitando tutti i cittadini a venerarla con fervore, brandendo fieramente un fazzoletto bianco.
Esplora la ricca storia e le tradizioni legate a Sant’Agata, la patrona di Catania, attraverso questo coinvolgente video di divulgazione turistica, offerto da lefaviweb.it.
Scopri i luoghi sacri, la storia millenaria e ascolta le testimonianze autorevoli dei personaggi che narrano i miracoli e la devozione legata a questa santa.
Questo video offre uno sguardo sulle candelore, il sacco dei devoti, le curiosità della festa e l’influenza di Sant’Agata nella cultura siciliana.
Immergiti in questa affascinante festa che rappresenta un importante patrimonio culturale della Sicilia.
Agata nacque da una famiglia di nobili catanesi di religione cristiana, intorno al 230 d.C. Catania a quel tempo era sotto la dominazione romana che perseguitava barbaramente chiunque professasse il cristianesimo. Nonostante le difficoltà, Agata decise sin da giovane di consacrarsi a Dio.
Fu martirizzata per volere di Quinziano, proconsole romano, che se ne invaghì. I tentativi di seduzione da parte del proconsole non ebbero alcun risultato e l’uomo, furioso le fece anche strappare i seni con enormi tenaglie, che si racconta le ricrebbero prodigiosamente durante la notte grazie all’intervento di San Pietro.
Fu ordinato allora che venisse bruciata, ma un forte terremoto evitò l’esecuzione.
Vieni da noi. Troverai un amichevole, struttura famigliare. Con storie ...
Benvenuti all’Epimonì B&B, una raffinata struttura situata ...
Le Nostre Camere Scopri le nostre camere dotate di ogni ...
Da secoli custodite con devozione, le reliquie del corpo sono ospitate nella chiesa di Sant’Agata la Vetere e, dal 1576, collocate in uno scrigno d’argento di dimensioni imponenti. Questo scrigno rettangolare alto 85 cm, lungo 1,48 m e largo 56 cm ospita le sacre reliquie, visibili soltanto nei giorni delle festività agatine presso la Cattedrale di Catania.
Il busto reliquiario, realizzato con argento sbalzato e smalti tra il 1373 e il 1376 dall’artista senese Giovanni di Bartolo, è adornato con gioielli e doni votivi provenienti dal tesoro della Cattedrale. Le diverse parti del corpo della Santa sono custodite in reliquiari antropomorfi, verosimilmente realizzati da artigiani locali ispirati alle tecniche di lavorazione di di Bartolo.
Si tratta di un pregevole manufatto d’argento creato per la processione delle sacre Reliquie della Martire catanese durante le festività agatine. Iniziata nel 1519 da Vincenzo Archifel e arricchita successivamente da ornamenti da suo figlio Antonio, l’opera ha subito nel corso dei secoli molte trasformazioni e danni, inclusi i danni causati dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che ne hanno richiesto il completo rifacimento. Le parti argentee mostrano segni dei diversi artigiani che nel tempo, soprattutto catanesi e messinesi, hanno contribuito alla sua creazione. Il basamento inferiore presenta formelle illustrative della vita e del martirio della Santa, mentre la sommità è ornata da statuette raffiguranti i 12 apostoli insieme a simboli legati a Sant’Agata e al suo sacrificio, come una corona, un giglio e una palma.
La celebrazione di Sant’Agata a Catania è ricca di simboli e oggetti emblematici che affascinano profondamente la comunità locale. Uno degli elementi più suggestivi sono le imponenti “candelore” o “cerei“, sono delle opere d’arte lignee di varie dimensioni ed altezze, vere e proprie rappresentazioni in movimento del Barocco.
Esse derivano dall’offerta della cera: con il passare dei secoli le grosse candele di cera offerte diventavano sempre più grandi e decorate, fino a ricoprire la cera stessa da una struttura barocca o rococò in legno riccamente decorato e dorato, ornata da angeli, statue e adornata di fiori.
Le Candelore accompagnano da secoli la processione.
Con partenza da Piazza Duomo si prosegue per:
Partenza da piazza Duomo per poi proseguire per:
via Etnea
piazza Stesicoro
via Caronda
via Bertuccio
piazza Cavour
via Etnea
piazza Stesicoro
via Antonino di Sangiuliano
via Crociferi
via Santa Maria della Lettera
piazza Mazzini
via Garibaldi
piazza Duomo.
La mattina del 3 febbraio si apre con la solenne processione dedicata all’offerta della cera, che vede la partecipazione delle più alte figure religiose ed istituzionali della città di Catania.
Il corteo, guidato dalla maestosa Carrozza del Senato, ha inizio nella Corte di Palazzo degli Elefanti e si dirige verso la chiesa di Sant’Agata alla Fornace, segnando così l’inizio ufficiale delle festività.
I dolci tipici della festa di Sant’Agata a Catania sono autentiche opere d’arte culinaria che celebrano la tradizione e la qualità. Le cassatine, chiamate affettuosamente “minnuzze”, sono dolci semisferici di pan di spagna imbevuti di rosolio e farciti con ricotta, cioccolato, e canditi, completati da glassa bianca e ciliegia candita.
Le olivette di Sant’Agata, dolci a forma di oliva con pasta di mandorla e zucchero, sono legate a un episodio miracoloso della vita della santa.
Il torrone, con varianti di mandorle e pistacchi, diffonde il suo inconfondibile profumo, mentre le “calia e simenza” offrono il gusto tostato dei ceci salati e dei semi di zucca secchi, rendendo l’esperienza culinaria un omaggio alla ricca cultura dolciaria di Catania.